

Novità in arrivo per le assemblee a distanza: dal 31 luglio 2023 è scaduto il termine di efficacia della disciplina derogatoria in materia di svolgimento delle assemblee societarie, introdotta dall’art 106 d.l. 18/2020 che, per far fronte all’emergenza Covid-19, ha inserito la possibilità per le società di capitali di svolgere esclusivamente le assemblee a distanza, “anche in deroga alle diverse disposizioni statutarie” dunque anche in presenza di un espresso divieto statutario.
Tale norma ha assunto carattere derogatorio rispetto all’art. 2370, 4 c.c., il quale impone la necessaria presenza un’apposita clausola statutaria per consentire l’intervento in assemblea mediante mezzi di telecomunicazione per effettuare le assemblee a distanza.
Quid iuris dopo la fine del periodo emergenziale per la situazione delle assemblee a distanza?
Secondo il Consiglio Nazionale del Notariato, con il recente Studio n.41/2023 del 21 luglio 2023 è ammessa la possibilità della riunione assembleare solo in videoconferenza anche dopo il 31 luglio 2023; tuttavia, è necessaria un’apposita clausola statutaria e ciò in applicazione dell’art. 2370, co 4 c.c. (In tal senso si esprimono sia la Massima 200 del Consiglio Notarile di Milano, sia il citato studio del CNN del 21 luglio 2023).
Sarebbe peraltro sufficiente una clausola generica che consenta l’intervento in assemblea con mezzi di telecomunicazione, affinché gli amministratori possano di volta in volta scegliere quali assemblee a distanza fare e quali, se del caso anche tutte, in presenza.
In caso di riunione assembleare mediante mezzi di telecomunicazione non è necessario che il presidente nonché il notaio verbalizzante ovvero il segretario si trovino nello stesso luogo fisico.
Resta fermo che se l’assemblea deve riunirsi in un luogo fisico il notaio verbalizzante nonché il presidente dovranno trovarsi nello stesso luogo.
La riunione assembleare mediante mezzi di telecomunicazione e dunque a distanza non pregiudica né le funzioni del presidente né le funzioni del notaio, che avrà infatti piena percezione dei fatti che si verificano in assemblea e che sarà tenuto a verbalizzare e il presidente potrà espletare anche a distanza le funzioni connesse alla sua figura.